A cura del Cap.Dr. Marco Belogi,
geologo dellIstituto Geografico Militare di Firenze
L'isola di Pantelleria è
situata a 70 Km dalla costa africana e ad 85 Km dalla Sicilia. La
sua superficie è di circa 83 Kmq e la sua altezza massima
è rappresentata dagli 836 m. della Montagna Grande. Essa
costituisce la parte emersa di un edificio vulcanico che si eleva
di circa 2000 mt. al di sopra di una crosta di tipo oceanico dello
spessore di circa 20 Km. La forma dell'isola, allungata secondo
una direzione NW-SE, segue l'andamento generale del rift tettonico
che interessa il canale di Sicilia. L'isola è costituita
esclusivamente da rocce vulcaniche che possono essere divise in
due gruppi. Si possono infatti distinguere vulcaniti
acide ( ricche in silice) e vulcaniti
basiche (povere in silice), senza termini
intermedi. Le prime rappresentano il 98% delle rocce affioranti
e consistono nelle trachiti e
rioliti a forte
contenuto alcalino (sodio e potassio). A causa di questa peculiarità
queste ultime vengono dette anche pantelleriti.
Tali rocce sono state messe in posto sia come lave ad alta viscosità
con forte percentuale di vetro che come prodotti piroclastici (
ignimbriti ) derivanti da attività esplosiva. Le seconde
costituiscono il 2% delle rocce affioranti e consistono nei
basalti olivinici e nelle hawaiti.
Si tratta di lave molto fluide e dall'aspetto scuro. Sono stati
individuali 30-40 centri eruttivi: i coni e i domi sono caratteristici
delle lave acide, i coni allineati delle lave basiche.
La storia geologica di Pantelleria
può essere così sintetizzata :
- Estrusione, circa 220.000 anni fa, di un dicco trachitico;
- Tra i 220.000 e i 50.000 anni fa eruzioni ricche in silice
i cui prodotti si trovano in particolare nell'edificio parzialmente
coperto della Kuddia Attalora, posto a sud dell'isola; formazione,
120.000 anni fa, di una caldera in corrispondenza del centro
vulcanico principale; episodi basaltici minori in particolare
a Cala dell'Alca;
- Emissione, 50.000 anni fa, della cosiddetta ignimbrite verde,
che ricopre un'area di 48 kmq e si ritrova con uno spessore
massimo di 20 metri; conseguente collasso dell'edificio vulcanico
principale con formazione di una caldera;
- Dall'interno della caldera salita, 35.000 anni fa, del domo
trachitico della Montagna Grande, con successivo collasso della
parte sommitale e con la formazione dei crateri secondari di
Monte Gibele e di Kuddia di Mida (costituito da pomici);
- Intorno ai 30.000 anni fa eruzioni basaltiche a NW della
caldera;
- Fuoriuscita, 22.000 anni fa, del domo endogeno di Monte Gelkhamar,
che squarciandosi fa fuoriuscire una colata di lave riolitiche
che giunge fino al mare (punta Fram );
- Attività esplosiva di Kuddia di Mida avvenuta 16.000
anni fa;
- Recenti emissioni ( 9.000 anni fa ) di lave basaltiche a
Kuddie Rosse con formazione di coni di scorie.
Da quanto esposto la morfologia generale dell'isola è
dovuta a quattro principali fattori:
- La presenza di due caldere di età differente nella
parte centrale dell'isola;
- Il sollevamento della Montagna Grande;
- La presenza di faglie che rendono la costa alta a sud e ad
est dell'isola;
- Le colate basaltiche a NW dell'isola;
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PRINCIPALI FENOMENI DI VULCANESIMO
SECONDARIO
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